È stato arrestato il 13 dicembre Raul Esteban Calderon: si tratta del presunto assassino di Fabrizio Piscitelli, capo della curva della Lazio, ucciso nel 2019.
Possibile svolta nel caso dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, il capo della curva della Lazio ucciso a Roma nel 2019. A due anni di distanza dall’uccisione dell’uomo, le autorità hanno arrestato Raul Esteban Calderon, considerat come il killer che ha ucciso Piscitelli nell’agguato al Parco degli Acquedotti.
Omicidio Piscitelli, arrestato il presunto assassino
L’arresto di Calderon è avvenuto nella giornata del 13 dicembre. Il 17 dicembre l’arresto è stato convalidato dal Gip. Potrebbe essere quindi Calderon in killer vestito da runner che in un agguato ha ucciso Fabrizio Piscitelli, capo della curva della Lazio e narcotrafficante.
Il Gip conferma l’arresto
La notizia è stata comunicata dalla Procura, che in una nota ha fatto sapere che gli elementi raccolti nel corso dell’attività di indagine, tra cui i sopralluoghi sulla scena del crimine e le immagini di una videocamera di sorveglianza installata nella zona del delitto, rappresentano fonti di prova che giustificano l’arresto del soggetto.
“Dall’analisi tecnica del filmato dell’omicidio eseguita prima dalla Polizia scientifica e successivamente dal consulente tecnico incaricato dalla Procura è emersa una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato“, si legge nel comunicato diramato dalla Procura in seguito alla convalida dell’arresto da parte del Gip.
Omicidio Piscitelli, la ricostruzione dell’agguato
Piscitelli è stato ucciso in un agguato avvenuto nel Parco degli Acquedotti, a Roma. La vittima è stata uccisa con un colpo di arma da fuoco da un uomo vestito da runner. L’assassino ha sparato un solo colpo, esploso da distanza ravvicinata.
Chi era Fabrizio Piscitelli
Soprannominato Diabolik, Piscitelli ha guidato la Curva Nord della Lazio ma agli uomini delle forze dell’ordine era noto soprattutto per i suoi precedenti. Nel 2013 viene arrestato nel corso delle indagini su un traffico internazionale di droga e nel covo dove si nascondeva è stato trovato un vero e proprio arsenale. Non solo. A due anni di distanza lo stesso Piscitelli viene condannato per aver tentato una scalata alla Lazio.